Liberovo protagonista in tv: la qualità va in onda

liberovo giorgione

Le uova biologiche Liberovo, già protagoniste di “Ricette all’italiana” su Retequattro, sono state al centro di una puntata della serie “Per Pollai” su Gambero Rosso Channel di Sky insieme al noto cuoco Giorgione.

Cresce in modo esponenziale l’interesse, da parte dei protagonisti delle cucine televisive, per la qualità delle uova Liberovo e per il messaggio di autenticità e genuinità che veicolano da sempre, grazie alla loro qualità ed all’approccio rigorosamente biologico dell’intera filiera.

Oggi il concetto di biologico non è più una moda ma un vero e proprio stile di vita. In questo momento come non mai, con il pianeta sconvolto dalla pandemia da Covid-19, l’atteggiamento di sensibilità e rispetto verso l’ecosistema è necessità ormai non più procrastinabile.

Queste sono le basi sulle quali si fonda e guarda al futuro la Liberovo di Pier Francesco Pennazzi, l’azienda di produzione di uova biologiche situata nelle campagne tra Amelia e Montecastrilli, in provincia di Terni.

Da anni la Liberovo abbraccia con tenacia e profonda convinzione tale filosofia aziendale, vivendo in simbiosi con la natura e generando con essa un continuo rapporto alla costante ricerca della sua comprensione, impegno che permea tutte le fasi della produzione, della commercializzazione e del consumo del prodotto, dall’eccellenza della qualità fino all’impiego di packaging eco compatibile che agevoli un corretto e più semplice smaltimento della confezione da parte del cliente finale.

L’impegno della Liberovo non si esaurisce nelle attività dell’azienda, ma la vede coinvolta fortemente nel territorio di appartenenza ed oltre, in attività di promozione e divulgazione di uno stile di vita corretto e biocompatibile.

In tal senso la Liberovo ha inaugurato con successo, ed è stata sponsor, di una nuova rubrica a tema all’interno della trasmissione quotidiana di Rete 4 “Ricette all’Italiana” condotta da Davide Mengacci ed Anna Moroni. Il tema che ha inaugurato la nuova sezione è stato proprio “la cucina del riciclo”, proposta da Anna Moroni traendo spunto, per i suoi piatti, dalle antiche tradizioni tramandate di madre in figlia, magari appuntate su vecchi quaderni o foglietti ingialliti vergati con grafia insicura.

La cucina del riciclo sembrerebbe, a prima vista, una “invenzione” attuale dettata dall’allarme per le condizioni precarie nelle quali versa il nostro bistrattato pianeta. Altro non è, al contrario, che una riscoperta: i nostri nonni, che vivevano dei frutti della terra dei quali ben conoscevano il valore come quello del loro duro lavoro, mai avrebbero accettato di gettare il cibo che consideravano, a ragione, una benedizione: i nostri nonni erano “bio” senza saperlo.

La ricetta presentata, consultabile a questo link, suggeriva di realizzare delle “Frittelle di pasta” con degli spaghetti avanzati arricchiti con pollo, formaggio e funghi e amalgamati con le uova biologiche Liberovo.

Lo stretto legame con la tradizione contadina umbra è stato il filo conduttore anche della seconda puntata della rubrica a tema dove le uova Liberovo sono state protagoniste, sempre all’interno della trasmissione “Ricette all’Italiana”: il tema della puntata era la “Pasta fatta in casa” e la ricetta suggerita da Anna Moroni proponeva i “Passatelli con tartufo bianco su cestino di parmigiano”; i passatelli sono un formato di pasta tipico dell’Italia centrale realizzato con pane grattugiato, parmigiano e, ovviamente, le uova biologiche Liberovo.

L’abbinamento tra passatelli e tartufo bianco evoca profumi e sapori d’altri tempi dell’Appennino centrale, se realizzati poi con uno strumento antico come l’apposito ferro della bisnonna che Anna Moroni ha portato in trasmissione, il legame tra il passato ed il presente, che a quel passato si deve necessariamente ispirare, è ancora più palese.

Lo stesso legame con le buone tradizioni del passato è la spinta che ha guidato il famoso chef Giorgione alla scoperta di pollai che, come il suo, ospitano galline che vivono nel rispetto dei loro bisogni e dei loro ritmi. E’ da questa curiosità che nasce la serie di trasmissioni su Gambero Rosso Channel sul canale 412 e132 di Sky “per Pollai” che ha visto protagonista Liberovo nella puntata conclusiva. Giorgione infatti, ha voluto dare spazio a realtà economiche che, seppur in scala più ampia, riflettessero le prerogative di un pollaio come il suo, dove gli animali sono rispettati e con loro i loro bisogni, e dove sono alimentati in modo sano al fine di ottenere un prodotto salubre e gustoso.

Dopo aver fatto visita alle galline di Pier Francesco ed aver toccato con mano la qualità e la serietà del progetto Liberovo, Giorgione, ha fatto scorta di uova per dare sfogo alla sua creatività ai fornelli. Come nel suo stile, ha proposto tre piatti dai sapori semplici e gustosi, con gli ingredienti della campagna umbra a fare da contrappunto al gusto delicato delle uova biologiche.

Per il primo piatto Giorgione ha sposato le uova con gli asparagi di monte: ha posto dell’olio in una padella con della cipolla tritata, un goccino di vino bianco, sale e pepe e gli asparagi tritati. Una volta pronti ha aggiunto l’uovo e lo ha strapazzato aggiungendo del sale e togliendolo rapidamente dal fuoco affinché non cuocia troppo.

La seconda proposta ha abbinato le uova con la cipolla e i pomodorini: in una padella ha posto dell’olio, una noce di burro, sale, pepe e la cipolla tritata e 7/8 pomodorini tagliati a metà posti sopra la cipolla con la parte tagliata verso il basso, ha aggiunto poi l’uovo all’occhio di bue con una spolverata di sale e pepe che ha poi adagiato su una fetta di torta al testo.

Per il terzo piatto Giorgione ha proposto delle uova non troppo sode, divise a metà, accompagnate da una crema realizzata con i tuorli delle stesse uova lessate, del tonno al naturale, capperi, olive taggiasche, un goccio di brandy, un po’ di crema di latte ed un pizzico di sale, il tutto posto in un frullatore per ottenere un composto omogeneo da adagiare sopra gli albumi.

Non resta che provare le ricette di Giorgione con Liberovo: qualità, gusto e semplicità sia in campagna che in città.

Articolo pubbli-redazionale

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